Siamo andati al cinema a vedere Mio fratello rincorre i dinosauri e ci siamo emozionati, qualcuno ha anche pianto e non è stato l’unico in sala.

Già questo basterebbe per consigliarlo a tutti, perché di questi tempi uscire dalla sala e vedere due ragazzini abbracciati stretti con lei che piange a singhiozzo sulla spalla di lui che la consola dopo aver visto un film che parla senza retorica di adolescenza, inclusione, diritti, sindrome di Down, famiglia, è un fatto bello e raro. Vuol dire che c’è speranza che alcuni messaggi possano ancora fare breccia nei cuori dei nostri ragazzi e che si può stuzzicare il loro interesse anche parlando di bimbi speciali con un cromosoma in più insieme ai primi amori adolescenziali, l’amicizia, la scuola, la musica, la droga, i collettivi, i nazisti e la famiglia dove si parla, si discute, si prendono decisioni, si perdonano gli errori fatti, dove in fondo ci si vuole sempre bene perché non è possibile altrimenti.

Non vi racconto niente della storia, non metto neppure il trailer del film perché non voglio spoilerare alcune scene divertenti presenti al suo interno. Vi consiglio solo di guardarlo, anche con i bimbi. A Taddeo e Giacomo è molto piaciuto, hanno riso tanto e gli ho visti molto partecipi e attenti durante la visione. Sicuramente ora stanno elaborando, su alcune scene proveremo a farlo insieme.

Il film Mio fratello rincorre i dinosauri (perché c’è anche il libro bestseller di Giacomo Mazzariol che nel film figura come sceneggiatore) è uscito al cinema il 5 settembre. Diretto da Stefano Cipani, è stato ribattezzato “la risposta italiana a Wonder” ed è stato girato a Pieve di Cento (che fa la sua bella figura) con alcune scene a Bologna al Liceo Minghetti e al museo Capellini (quello del dinosauro..). Attori protagonisti sono Alessandro Gassmann e Isabella Ragonese tra gli adulti, Francesco Gheghi, Lorenzo Sisto, Arianna Becheroni e Roberto Nocchi tra i ragazzi.

Attenzione, si esce felici e piangenti!