Venerdì 30 agosto 2019 è stata una di quelle giornate che si possono definire perfette.
Perfetta perché ero insieme alla mia famiglia, perfetta perché siamo riusciti a coniugare cultura e sport, perfetta perché ognuno di noi conserverà per sempre un bel ricordo di questo pomeriggio passato a Bologna.
Ma partiamo dall’inizio: il pomeriggio l’abbiamo dedicato alla visita della mostra Anthropocene alla Fondazione MAST. Posto meraviglioso, mostra molto interessante e stimolante, ricca di spunti di conversazione sugli argomenti presentati dagli autori anche con i piccoli di casa che, seppur a tratti stanchi o fintamente annoiati, hanno seguito la visita guidata alla mostra fotografica apprezzando particolarmente l’immersione nelle foto tramite la realtà aumentata e la proiezione finale del film.
Questa mostra è davvero notevole, molto d’impatto, capace veramente di stimolare interesse verso l’incredibile lavoro fatto dai tre autori Edward Burtynsky, Jennifer Baichwal e Nicholas de Pencier che hanno voluto mostrare tramite questo progetto artistico l’indelebile impronta che l’uomo sta lasciando sul pianeta Terra in questa era geologica chiamata Antropocene che, su proposta dei membri dell’Anthropocene Working Group, viene definita temporalmente a partire dalla metà del XX secolo e nella quale la specie umana è la causa primaria di un cambiamento permanente del pianeta.
Mostra bellissima, consigliatissima, bimbi bravi (a tratti lamentosi ho fame ho fame ho fame, ho sete ho sete ho sete, puntualmente ignorati visto che non stavano di certo morendo), molta voglia di ripetere presto l’esperienza con altre mostre.
Dopo questo pomeriggio culturale, ci aspettava la parte più ludica e divertente, molto utile anche per trascinare senza tante storie i bimbi alla mostra. D’altronde la partita serale del Bologna in casa contro la Spal mi era sembrata fin da subito perfetta da mettere in palio come premio dopo la mostra.
E così ci siamo avvicinati allo stadio Renato Dall’Ara con largo anticipo, indossando le maglie e sciarpe del Bologna e chiacchierando lungo il percorso a piedi sui nuovi acquisti, su Siniša Mihajlović, ma anche sui temi della mostra come l’inquinamento dei mari, la plastica, le batterie al litio, l’estinzione degli animali. Molto in relax, senza fretta, come dovrebbe sempre essere, troviamo i modi e le parole giuste per spiegare ai piccoli cose grandi come la leucemia e l’inquinamento, per poi passare subito dopo a parlare di argomenti per loro più appassionanti come sport, calcio, giocatori, tifo, derby.
Mangiamo qualcosa in zona stadio e poi via, dentro al Dall’Ara in curva per vivere pienamente tutti insieme la grande emozione dell’entrata in campo di Mihajlović, l’assalto del Bologna alla porta stregata della Spal, il rigore non dato, la paura di prendere gol, l’esplosione di gioia finale dopo il gol di Soriano nei minuti di recupero.
Arriviamo a casa ben oltre al mezzanotte, sudati e stanchi, felici e soddisfatti, consapevoli di aver vissuto una splendida giornata tutti insieme.
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