Chiara Civello – Eclipse

Se sentite cantare Chiara Civello ve ne innamorate. State tranquilli, capita a tutti, è inevitabile e non può non succedere.

E’ sicuramente colpa della sua voce, ma anche dell’immensa grazia e raffinatezza dei suoi dischi, della sua unicità nel panorama musicale italiano dove si conferma, con Eclipse, un’importante, atipica e bellissima realtà.

Cosmopolita di natura, con una spiccata vocazione e passione per il Brasile ed il jazz, in questo disco Chiara Civello si appoggia alla produzione di Marc Collin dei Nouvelle Vague, perfetto per cucire addosso alla cantante romana, con il suo solito ed impeccabile stile, un gradevolissimo arrangiamento elettropop basato su tastiere anni 70, moog e batterie elettroniche. Il risultato del french touch di Marc Collin si sente da subito, basta ascoltare il primo brano Come vanno le cose scritto da Diego Mancino, per capire come il genio francese abbia saputo amalgamare insieme in questa bossa moderna la chitarra franco-algerina e le percussioni brasiliane di Mauro Refosco.

Nel resto dell’album si alternano buone cover di brani cinematografici tratti dalle colonne sonore scritte da famosi compositori (Eclisse twist e Quello che conta di Ennio Morricone, Amore amore amore di Piero Piccioni) con brani inediti composti da bravi autori italiani (New York City Boy di Francesco Bianconi, To Be Wild di Cristina Donà, Cuore in tasca di DiMartino, La giusta distanza di Diana Tejera).