Ora che ho ascoltato Childhood Home me lo riesco a immaginare meglio il piccolo Ben Harper nel retrobottega del Folk Music Center, Yale Avenue, Claremont, California, Stati Uniti.
Riesco a metterlo a fuoco bene in mezzo a chitarre, banjo, tablas, ukulele e a personaggi come Ry Cooder, David Lindley e Taj Mahal che abitualmente frequentavano il negozio che gestiva la madre Ellen.
“I was a single mom, so he would come to the music store pretty much every day after school, and help out while I was working. I think he just absorbed a lot of it. It was in his environment, everywhere, because I used to play in bands, and he used to hang out with us all the time.”
Adesso che lo sento cantare insieme a sua madre ho l’impressione di conoscerlo meglio, di capire da dove arriva davvero la sua musica. L’uscita di Childhood Home è stata per me un’autentica rivelazione totalmente inaspettata, un album che parte da lontano capace di trasmettere grandi dosi di tranquillità e serenità.
“My mom and I making a record together is something we have talked about doing for a very long time, I guess you could say a lifetime. It’s produced like early Elvis. Not one thing is plugged in. It’s all acoustic. I think they’re going to call it ‘Americana,’ but it’s soul, California, folk rock, American.”
Childhood Home è stato pubblicato il 2 maggio 2014, lo potete ascoltare nella programmazione random di Radio Casa Bastiano o scaricarlo direttamente da QUI.