Ciao Lucio, oggi che tutti ti ricordano perché sarebbe il giorno del tuo compleanno che tu hai reso ancor più indimenticabile con la canzone 4 marzo 1943, ti voglio ricordare anch’io a modo mio.
Nella tua Bologna oggi non nevica, ma qui dove abito sì e questa mattina mi sono tornate in mente le belle parole che scrivesti sul Corriere di Bologna il 3 febbraio 2012, giorno per altro del mio compleanno.
Le riporto qui perché tutti si ricordino che persona eri e quale sensibilità avevi:
“…. La neve di queste ore però mi suggerisce anche altri pensieri: in questo mondo abbastanza appiattito, con questa scorza un po’ melmosa, con tante cose che ci passano sopra la testa e che ormai metabolizziamo quasi senza accorgercene, questa semplice, bellissima e anomala nevicata assume una personalità particolare: un fenomeno naturale che ci fa riflettere, più di tante cose che vediamo in tv o intorno a noi. Io le do significati ondivaghi: il piacere e il turbamento perché non più abituati (come un tempo) a vederla scendere e l’idea di un ciclo che si apre o si chiude, un cerchio magico e/o esoterico, che ci fa riflettere non con la logica ma con l’ipersensibilità. La neve è una certezza sulla ripetitività delle cose e ci lascia il dubbio sul suo significato: cosa ci vuole dire il cielo? I problemi che crea sono niente rispetto alle sensazioni che ci dà. È fenomeno ipnotico che ti collega con la memoria, in questo caso misteriosa, e ci riporta all’elemento forte e grande della natura. La neve è bella e io la festeggio.”
Buon compleanno Lucio, oggi la neve ti festeggia!
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