Che tipa strana e originale Regina Spektor!
Talentuosa ed estrosa lo è sempre stata, ma è quando si siede al pianoforte ed inizia a cantare che si capisce veramente di che pasta è fatta.
Dopo aver conquistato con le sue canzoni una merita popolarità in mezzo mondo, la moscovita naturalizzata statunitense pubblica What We Saw from the Cheap Seats, il suo sesto disco in studio che, come si racconta in giro, sembra essere null’altro di più che una raccolta di b-side già noti da tempo a chi ha avuto il piacere di vederla dal vivo.
Detta così sembra poca cosa, ma in realtà il disco rimane piacevole fino alla fine, seppur cotanto talento e maestria a volte sembri un po’ sprecata e dimenticata.
Cosa salva Regina Spektor? La sua voce e le sue dita sul pianoforte!
[wpcol_1half id=”” class=”” style=””]Tracklist
- Small Town Moon
- Oh Marcello
- Don’t Leave Me (Ne me quitte pas)
- Firewood
- Patron Saint
- How
- All the Rowboats
- Ballad of a Politician
- Open
- The Party
- Jessica
- Call Them Brothers (feat. Only Son) [Non-Album Track]
- The Prayer of François Villon (Molitva) [Cover Song in Russian] [Non-Album Track]
- Old Jacket (Stariy Pedjak) [Cover Song in Russian] [Non-Album Track][/wpcol_1half] [wpcol_1half_end id=”” class=”” style=””][/wpcol_1half_end]