Più l’ascolto e più mi piace questa Sounds & Colors, playlist dal titolo musical cromatico che parte in sordina con Apartment degli strepitosi Young the Giant e sembra proseguire tranquilla tranquilla con Pines dei Karate (che spettacolo di dolcezza quella chitarra elettrica e quella voce). E’ Type Slowly degli indimenticabili Pavement che inizia a colorare un po’ la situazione che rimane piacevolmente soft ma diventa sempre più rock. L’esplosione avviene con Beautiful Girl degli INXS che è uno di quei brani che già dalle prime note mi manda letteralmente fuori di testa, bellissimo e indimenticabile, gioia pura.
Difficile il compito di dare un seguito a questa canzone, penso. Ci vorrebbe qualcosa di… qualcosa dei… dEUS! Sì, Ghosts è perfetta, peccato solo per quel finale secco e molto rumoroso, ma con il bel attacco di Los Angeles dei Counting Crows (stratosferica, chitarre e voce di Adam Duritz al top) si risolve tutto. Minding My Own Business dei Coconut Records passa piacevole e veloce per lasciar spazio a Is It Me dei Kooks (non un capolavoro, ma in questo punto della playlist è perfetta) e a Catch, brano sorprendente della poco nota band islandese The Leaves.
Il confine tra pop e rock è spesso labile e a volte non riconoscibile, come in alcuni dei brani precedenti che farei fatica ad etichettare in un genere o nell’altro, ma quando arriva The End dei Kings of Leon non si hanno dubbi, questo è buono, sano e fantastico rock! Se non lo avete già fatto è questo il momento di alzare il volume, anche perchè il brano che segue, Into the Grey degli Everest, è davvero una bomba!
Sounds & Colors – playlist di RCB – maggio 2013
- Apartment – Young the Giant
- Pines – Karate
- Type Slowly – Pavement
- Beautiful Girl – INXS
- Ghosts – dEUS
- Los Angeles – Counting Crows
- Minding My Own Business – Coconut Records
- Is It Me – The Kooks
- Catch – The Leaves
- The End – Kings of Leon
- Into the Grey – Everest
- Almost Fare – Dinosaur Jr.
- Down By the Water – The Decemberists
- Last to Die – Bruce Springsteen
- Little Black Submarines – The Black Keys
- Daddy’s Gone (feat. Mark Linkous & Nina Persson) – Danger Mouse & Sparklehorse
- Race for the Prize (From the Album the Soft Bulletin) – The Flaming Lips
- Levi Johnston’s Blues – Ben Folds & Nick Hornby
- Be calm – Fun.
Una piccola vena di nostalgia mi coglie quando ascolto Almost Fare dei redivivi Dinosaur Jr. Il brano è tratto dal loro recente disco e mentre l’ascolto penso che potrei riconoscere il loro sound in mezzo a mille altri, è un imprinting che mi sono fatto in quella fase della vita in cui si gira con gli auricolari nelle orecchie per buona parte del giornata. Non si ha voglia e bisogno di ascoltare il mondo, basta la musica. Mmmm, mi sa che devo ricominciare….
Finita la fase remember ci sono due brani che hanno un tiro pazzesco: con Down By the Water dei Decemberists e Last to Die di Bruce Springsteen nelle orecchie potrei andare veramente ovunque!
Little Black Submarines dei Black Keys è uno di quei pezzi che fregano. inizia piano, sembra quasi di ascoltare i King Crimson più onirici, poi ti distrugge a colpi di rock. Davvero notevole, un vero spettacolo! Al termine serve tutta la leggerezza di un brano come Daddy’s Gone dell’eccezionale accoppiata Danger Mouse & Sparklehorse per rasserenare l’aria che si fa sempre più fresca e gradevole con Race for the Prize dei mitici Flaming Lips.
Il finale è grandioso: Levi Johnston’s Blues della fruttuosa coppia Ben Folds & Nick Hornby è di una piacevolezza indescrivibile, Be calm dei Fun. è strepitosa, punto e basta.
Ascoltatevi Sounds & Colors, la nuova playlist di Radio Casa Bastiano, ne vale la pena e fa bene all’umore!
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