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Let the music breathe

Let the Music Breathe

Sono canzoni di rara bellezza quelle raccolte in Let The Music Breathe, la prima playlist del 2013 di Radio Casa Bastiano.

Composta in febbraio, nel pieno dell’inverno 2013, risente decisamente del bianco paesaggio e del freddo che per lunghi giorni ha fatto da sfondo alle nostre giornate, ma è capace di scaldare l’animo come solo una bella giornata d’estate sa fare. Sì perché io per primo divido la musica in categorie come solare, da relax, danzereccia, da cantare sotto la doccia, da passeggiata, ecc, ma la verità è che spesso associamo la musica, di qualunque genere essa sia, al nostro stato psico-fisico-mentale o a specifiche situazioni che ci troviamo a vivere mentre passava quella canzone.

Ti ricordi? Eh sì, è il ricordo che ci frega, io sono una specialista in questo, sono capace di ricordarmi canzoni che ho sentito nei luoghi e nei posti più disparati del mondo e sarei capace di dirvi con chi ero e cosa stavamo facendo. Incredibile, il potere che la musica ha su di me, me ne stupisco ogni volta!

Let the Music Breathe è il segreto che vi voglio svelare con questa playlist che inizia timidamente molto piano con Lippy Kids, un brano che non sembra degli Elbow, ma di Peter Gabriel. Anche se è passato un po’ di tempo, sono quasi certo che mentre l’ascoltavo quella sera fuori nevicava.

L’attacco di Playground Martyrs di David Sylvian è di struggente e potente bellezza, roba che ti colpisce dritta al cuore e non puoi far altro che ascoltare in riverente silenzio per tutto il resto della canzone fino a che non arriva Perfect Darkness di Fink che con chitarra, voce e poco più inizia a dare un filo di ritmo a questa playlist.

La calda voce di Terry Callier unita alla soffusa elettronica di Robert Del Naja (of Massive Attack) rendono l’ascolto di Live With Me un autentico piacere e aprono la strada ad uno dei brani più belli in circolazione negli ultimi mesi, quel Different Pulses di Asaf Avidan che ora, dopo Sanremo, in Italia conoscono tutti, ma che a Bologna conoscevamo già dopo un concerto a dicembre in cui, come si suol dire in questi casi, ha davvero spaccato.

Tracklist

  1. Lippy KidsElbow
  2. Playground Martyrs – David Sylvian
  3. Perfect DarknessFink
  4. Live With Me – Terry Callier & Robert Del Naja (of Massive Attack)
  5. Different Pulses – Asaf Avidan
  6. Landscape At Speed – Shearwater
  7. Cherry Blossom – Matthew Halsall
  8. Shut Me Up – Joe Henry
  9. Have You Forgotten – Red House Painters
  10. Patron Saint – Philip Selway
  11. Alive Again – Jono McCleery
  12. Fairytale Lullaby – Bombay Bicycle Club
  13. Riot Coming – Elliott Smith
  14. Feel Alright – Graham Coxon
  15. Lullaby – Leonard Cohen
  16. Never Ending Happening – Bill Fay

Con Landscape At Speed si entra nel visionario mondo degli Shearwater fatto di musica moderna dal sapore un po’ antico, di paesaggi naturali e di qualcosa di magico che li rende speciali come si può ben comprendere dalla bella copertina del loro disco The Golden Archipelago. La natura fa da sfondo anche nella copertina di Fletcher Moss Park, il disco del bravo Matthew Halsall che con la sua tromba incanta e ammalia nella meravigliosa Cherry Blossom, vera perla di questa playlist.

Shut Me Up è il classico brano alla Joe Henry, uno di cui ci si può sempre fidare tanto sono belli i suoi dischi, mentre Have You Forgotten dei Red House Painters (ve la ricordate nella colonna sonora di Magnolia di Paul Thomas Anderson?) è uno di quei brani che metterei in tutte le playlist tanto è bello.

E’ solo quando arriva il momento di Patron Saint di Philip Selway (batterista dei Radiohead con alle spalle un bel disco solista che si chiama Familial) che mi accorgo che fuori nevica ancora e che il brano è nuovamente quello giusto al momento giusto. Decido di rimanere qualche minuto sospeso in questa piacevole condizione mentre Alive Again di Jono McCleery subentra con grazia a Philip Selway e fino a che Fairytale Lullaby dei Bombay Bicycle Club non chiude con dolcezza questo momento tutto mio.

E poi ecco che arriva Riot Coming di Elliott Smith, uno di fronte al quale non riesco a restare indifferente, non c’è niente da fare. La sua storia è terribile, la sua musica meravigliosa. Chiudono Feel Alright di Graham Coxon, che dimostra di saper fare buone cose anche al di fuori dei Blur, Lullaby dall’ultimo splendido disco di Leonard CohenNever Ending Happening di quello straordinario prima dimenticato poi ritrovato musicista che è Bill Fay.

Tutto questo è Let The Music Breathe, la prima playlist del 2013 di Radio Casa Bastiano. Buon ascolto!

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