Parto con il dichiarare che non ce l’ho fatta a votare PD, troppo espressione di cose non fatte e non dette (quasi al pari degli altri mi verrebbe da dire) e con poca voglia di cambiamento. Anche oggi che, forse, hanno capito che devono puntare tutto sul cambiamento e sulle cose non fatte mi sembrano poco convincenti. Sinceramente ci ho pensato fino all’ultimo, ma questa volta mi sono detto: prima mi dimostrate di voler mettere a mano a tutto quello non avete potuto/voluto fare per cambiare il mio paese poi avrete il mio voto, non il contrario!
A questo punto immagino che molti di voi penseranno che ho votato il M5S con il noto voto di protesta. Mi spiace deludere i grillini, ma seppur mi riconosca in molti (non tutti!) i loro punti, non affido il mio paese a persone come Grillo (ma soprattutto Casaleggio) che ai miei occhi tirano le fila di un partito che ha il merito di aver dato una bella scossa ai partiti tradizionali (speriamo!), composto da persone sicuramente motivate e spero in gamba visto che da oggi siedono in Parlamento, ma sulle cui logiche decisionali e ispirazionali ho davvero forti dubbi. Diciamo che aspetto i grilini al varco, dimostratemi che riuscite a fare molte di quelle belle cose che proponete e che nel bene e nel male non siete vittima delle decisioni di Grillo e Caseleggio e posso anche pensare di darvi il mio voto.
Del PDL non dico. Non alimento discussioni su Berlusconi. Lo credevo alla sua fine politica dopo le dimissioni, mi sono sbagliato, ma non credo che lui o chi per lui possa avere un futuro politico di maggioranza in questo paese nei prossimi mesi/anni.
Il resto, cioè la zona in cui mi sono temporaneamente collocato per queste elezioni, si può quasi dire che non esista visto gli esiti elettorali. Mi pongo in attesa, mi documento, guardo, leggo, cerco di essere critico e non credere ai virgolettati, in certi momenti, lo ammetto, ho anche paura per le sorti del mio paese e dei miei figli e non mi sento particolarmente sicuro. Sinceramente l’unico al quale affiderei abbastanza tranquillamente il mio voto sarebbe Renzi. Il suo percorso fino ad oggi coerente e le sue idee altrettanto coerenti mi hanno da subito convinto e quasi entusiasmato. Il fatto che dalle primarie sia uscito sconfitto con quasi tutto il partito contro ha certamente fatto nascere in me un notevole senso critico nei confronti del PD e forse già quel giorno lì avevo deciso nel mio inconscio che il mio voto non l’avrebbero avuto. Poi è vero che anche Renzi mi dovrebbe dimostrare tante cose, ma nel panorama attuale sarebbe davvero quello a cui mi aggrapperei più volentieri affidandogli il mio sparuto voto.
Chissà! Vedremo, intanto cerco giorno dopo giorno di far prevalere il mio ottimismo e rimango, come tutti, in attesa di vedere l’evoluzione di PD, M5S e altri. E’ una fase nuova e interessante, incerta e tremendamente importante. Di questo, spero, siamo tutti consapevoli.
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Un commento su “Il mio sparuto voto”
Il tuo sparuto voto se ne sara’ andato per questo?
Infanticidio di Matteo Renzi operato dalla nomenklatura arroccatasi intorno a Pier Luigi Bersani. E se ti puo’ consolare da un’articolo del Wall Street Journal :
E’ saltato il patto generazionale di equità , i nati negli anni settanta non hanno scampo: dovranno fronteggiare l’austerità per tutta la vita professionale e pagare le tasse almeno il doppio di quanto lo ha fatto la generazione nata negli anni Cinquanta.
Il mio pensiero è che ci vorrà una revolution ( pacifica )
El publo unido jamas serà vencido