Quest’anno ho voluto iniziare la playlist di Natale alla grande, proprio come piace a me. Pensateci, nelle nostre vite ci sono canzoni che ci hanno segnato, capaci di racchiudere importanti significati certe volte anche al di là della musica e delle parole in esse contenute. Quando ho sentito la prima volta la versione di One degli U2 cantata da Damien Rice mi sono venuti i brividi e mi è passata davanti una vita intera, momenti magici che solo l’ascolto della musica può dare e che l’immagine in copertina rappresenta perfettamente. Ho tenuto lì il brano per diversi mesi resistendo alla tentazione di utilizzarlo in altre playlist perchè mi sembrava perfetto per questo momento dell’anno, per la playlist di Natale che tanto piace ad amici, parenti, colleghi e sostenitori di RCB.
Consapevole che un inizio del genere non possa lasciare indifferente nessuno e metta a dura prova le mie capacità compositive, ho deciso un po’ egoisticamente che la playlist di Natale quest’anno debba soddisfare principalmente me stesso. E’ per questo che il secondo brano in scaletta è One Fine Morning di Bill Callahan, delicato interprete di una canzone che è una meraviglia. Voglio resistere alla tentazione sempre presente di mettere una canzone perchè so che piacerà a questa o quella persona. Questa volta è diverso, non voglio pensare a voi, mi faccio un regalo: scelgo la mia musica che diventa anche vostra e che naturalmente spero vi piacerà, consapevole che potrebbe anche essere un viaggio solitario (speriamo di no!). Detto questo, credo che l’ascolto di Jesus, Etc. spieghi tante cose di me e della musica che mi piace. Questo brano, a me carissimo fin dalla sua prima versione originale (dei Wilco), è qui interpretato intensamente da Bill Fay a cui per renderlo divino bastano solo i tasti di un pianoforte e una voce davvero emozionante.
I brani che seguono a questo personale e toccante inizio non possono che esserne il giusto proseguimento e completamento. Quando attaccano le prime note di pianoforte di Mid Air mi sciolgo quasi completamente, cosa che avviene puntualmente pochi secondi dopo quando sento la voce di Paul Buchanan (sì il cantante dei Blue Nile ha fatto un nuovo, bellissimo, disco!). Ci siamo, questa è proprio la mia playlist di Natale!
Tracklist – 19 brani – 1 ora 18 minuti 25 secondi di buona musica
- One – Damien Rice
- One Fine Morning – Bill Callahan
- Jesus, Etc. – Bill Fay
- Mid Air – Paul Buchanan
- Come Healing – Leonard Cohen
- New Year’s Eve – Tom Waits
- She – Jeff Lynne
- Beautiful – The Lemonheads
- The Boxer (feat. Jerry Douglas & Paul Simon) – Mumford & Sons
- Jumping Jesus – Counting Crows
- Who’s Lovin’ You – Terence Trent D’Arby
- A Strange Arrangement – Mayer Hawthorne
- Creatures Of Love – Talking Heads
- We All Go Back to Where We Belong – R.E.M.
- This Ain’t New Jersey – Smith & Burrows
- (Getting Some) Fun Out Of Life – Madeleine Peyroux
- What a Wonderful World – Stacey Kent
- Long White Dress – Tracey Thorn
- Guarda l’alba – Carmen Consoli
Per Leonard Cohen e Tom Waits ho da sempre avuto un’ammirazione speciale, ma ci hanno messo un po’ ad entrarmi dentro del tutto. Ora, sono sicuro che non ne usciranno più e Come Healing e New Year’s Eve sono qui a testimoniarlo.
She, Beautiful e The Boxer sono tre belle cover. La prima è uno splendido brano di Aznavour (cantato benissimo in passato anche da Elvis Costello) interpretato da Jeff Lynne (sì, quello dell’Electric Light Orchestra!), la seconda è cantata chitarra e voce da Evan Dando dei Lemonheads (sì, il brano originale è quello di Christina Aguilera), la terza è la mitica canzone del 1969 di Simon and Garfunkel che ha segnato intere generazioni e che ancora oggi fa sognare cantata dai Mumford & Sons. Di Jumping Jesus incornicerei gli ultimi 30 secondi quando la voce di Adam Duritz e la chitarra elettrica sembrano rincorrersi e giocare insieme, anche se tutto il brano dei Counting Crows è all’altezza dei loro migliori momenti.
Quello che forse non vi sareste aspettati al termine di Jumping Jesus è l’inizio potente di Who’s Lovin’ You con un Terence Trent D’Arby d’altri tempi che ho amato tantissimo. A Strange Arrangement di Mayer Hawthorne è invece un brano più dolce, delicato e affascinante, diciamo d’atmosfera senza nascondere che lo ascolterei per ore e ore.
Mi piace ripescare brani dal passato ed era un po’ di tempo che ascoltavo Creatures Of Love dei Talking Heads. Ricordo la coloratissima copertina del vinile che mi colpì da ragazzino, ma soprattutto la gioia trasmessa ancora da oggi dalla musica di questa canzone e dalla voce di David Byrne. Non posso provare la stessa gioia ascoltando We All Go Back to Where We Belong (al di là del titolo…) perchè è il brano che chiude per sempre la carriera dei R.E.M. Seppur l’addio sia stato molto elegante, mi mancherete!
Con This Ain’t New Jersey di Smith & Burrows (ma che bel disco Funny Looking Angels!) il clima natalizio si fa sentire un po’ di più, anche se decido di affidare il finale a quattro voci femminili: (Getting Some) Fun Out Of Life di Madeleine Peyroux (perchè mi piace anche il jazz), What a Wonderful World (perchè in fondo è Natale e questa versione di Stacey Kent poco conosciuto è molto bella), Long White Dress di Tracey Thorn (perchè se dovessi fare una classifica delle voci femminili lei sarebbe lassù) e Guarda l’alba di Carmen Consoli (perchè mi ricordo solo ora che in questa playlist non ci sono artisti italiani, rimedio con Carmen che in questo quartetto femminile ci sta benissimo e il brano è anche molto natalizio…)
A questo punto non mi rimane che dire: AUGURI A TUTTI DA RADIO CASA BASTIANO – ONLY GOOD MUSIC tutti i giorni a tutte le ore solo buona musica solo online (anche per iPhone, iPad e iPod con la App ufficiale)
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Un commento su “Xmas @casabastiano”
Beh! Questa è proprio un capolavoro!
La più bella di tutte…almeno per me.
L’ho ricevuta stamattina, grazie!!!
Buone Feste 🙂