E’ molto difficile trovare le giuste parole per scrivere una recensione di questo indecifrabile The Age of Adz. Il geniale e strambo Sufjan Stevens sposta ancora oltre il limite raggiunto nei suoi precedenti lavori (a proposito, visto che è quasi Natale, rispolverate Songs for Christmas) rendendo ancora più difficile inquadrare la sua musica. Pop? Folk? Jazz? Soul? Rock? Ci sta tutto dentro questo prolifico personaggio e non ci si annoia mai ad ascoltarlo.
The Age of Adz è stato da più parti definito un album di “psichedelia folk”, uno schizofrenico viaggio musicale attraverso l’uso sempre più pesante dell’elettronica con l’intento di sperimentare con la massima libertà.
In mezzo a tanta ricercata complessità rimane intatto il genio di Sufjan Stevens che rimane tutto da ascoltare e comprendere in tutte le sue mutevoli facce.
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