Il divertente e fantasioso melting pot messo insieme dalla sempre più multietnica band di Eugene Hütz funziona anche nel loro primo disco per una major. Scomodato per l’occasione come produttore quel gran nome di Rick Rubin e accompagnato da violini e fisarmoniche russe, chitarre israeliane, bassi etiopi, percussioni ecuadoregne, rapper brasiliani, scozzesi e americani, l’istrionico Eugene si lancia in un viaggio trans-continentale dal sapore tutto sud americano.
Da “baracca”, molto divertente! Michele
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