Talentuoso e delicato come sempre. Rufus Wainwright affronta con questo disco il dolore per la morte della madre evocando Shakespeare (il titolo è infatti nei due versi che chiudono il Sonetto 43 del “bardo di Stratford-upon-Avon”: “All days are nights to see till I see thee…”) e confezionando 12 tracce molto intense che non lasciano l’ascoltatore indifferente. Il pianoforte e la voce di Rufus si fondono e lasciano uscire tutte le emozioni che sono in grado di regalarci. Un disco e un ascolto certamente non facili, ma in grado di dare tanto.
Forse non per tutti, ma sicuramente meritevole! Michele
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