Ahhh, un nuovo disco degli Eels! Come resistere? A pochi mesi di distanza da “Hombre Lobo” che non mi aveva del tutto soddisfatto, quella eclettica mente geniale di Mark Oliver Everett, l’uomo chiamato E, ha tirato nuovamente fuori il suo vecchio registratore quattro tracce e ha suonato canzoni semplici, molto intime chiedendoci ancora di partecipare alla sua sofferenza e solitudine (storia abbastanza tormentata la sua). In questo “End Times” ci sono echi di cose già sentite in alcuni precedenti lavori di Mr. E, soprattutto richiami a morbide e tenui atmosfere (Daisies Of The Galaxy?) perfette per raccontare la ferita dovuta alla perdita di un amore, la sofferenza e la malinconia tipiche dell’abbandono. Le ballate, spesso tenere e dolci, si susseguono piacevolmente e poco a poco, passo dopo passo, curano le ferite. Il disco si chiude con E che dice: “One sweet day I’ll be back on my feet / And I’ll be alright / I just gotta get back on my feet”. Alla fine ce la farà, lo sappiamo, noi intanto ci gustiamo l’ennesimo gioiello che ha deciso di regalarci.
Assai consigliato! Michele