Da quando ho “switchato” verso il mondo Mac ho sostenuto, scrivendolo anche in queste pagine, ogni nuovo prodotto Apple che ho potuto provare. Purtroppo la mia fede in tali fantastici oggetti ha vacillato non poco nelle ultime settimane ed è stata messa a dura prova prima dalla difficile transizione da .Mac a MobileMe, poi dall’acquisto di un iPhone e successivamente di una base Airport Express. Sui noti problemi di MobileMe (ora risolti seppur con molte funzioni ancora non disponibili) non mi dilungo più di tanto poiché è già stato scritto moltissimo da altri, ma ricordo le lunghe settimane successive al fatidico passaggio nelle quali posso tranquillamente affermare che non funzionava proprio nulla.
Per quanto riguarda l’iPhone l’unico grosso bug che segnalo è la pessima gestione della rete 3G e del Bluetooth. Sono d’accordo con chi sostiene che buona parte della colpa del malfunzionamento della rete 3G sia legata principalmente all’infrastruttura messa a disposizione dagli operatori di telefonia mobile, ancora poco diffusa e performante, e solo in minima parte dipenda da problemi al software del telefono gioiello di Apple. Per il Bluetooth non ci sono spiegazioni, aspettiamo solo la nuova versione del firmware per vedere significativi miglioramenti.
La ciliegina sulla torta di questo post è però rappresentata dal recentissimo acquisto di una base Airport Express destinata ad affiancare una base Airport Extreme per espandere il network wireless di Casa Bastiano permettendogli di raggiungere zone all’aperto non coperte dal segnale (l’obiettivo principale, qui si può dire, è quello di poter navigare standosene comodamente sdraiati sull’amaca in giardino). Il pacco contenente il nuovo oggetto di casa Apple è arrivato in meno di 24 ore dall’ordine sull’Apple Store e dopo qualche ora il led verde della base correttamente configurata era già accesso. Il problema, anche questo noto sui vari forum di discussione relativi al mondo Apple, non ha tardato a mostrarsi: le 2 basi, entrambi conformi allo standard 802.11n, non hanno tardato a riconoscersi e la configurazione è stata facile e agevole, ma la navigazione tramite la nuova Airport Express si è rivelata di fatto impossibile a causa di un bug nel firmware. Unica soluzione: aggiornare immediatamente il firmware di entrambe le basi all’ultima versione (7.3.2) che risolve il problema della navigazione sulla base che estende il network wireless, ma inserisce un nuovo bug non ancora sistemato da Apple, che di fatto impedisce l’utilizzo di hard disk esterni usb collegati alla base Airport Extreme. In pratica sono caduto dalla padella alla brace: ora posso navigare standomene tranquillamente disteso sull’amaca ma non posso accedere alle risorse degli hard disk esterni.
La morale di tutto questo discorso?
Apple ultimamente è un po’ troppo frettolosa nel mettere in commercio prodotti probabilmente non ancora completamente testati e quindi immaturi e non affidabili. Tutto questo a spese dell’ignaro utente che scopre sulla sua pelle che ha tra le mani un oggetto sicuramente tecnologicamente avanzato, intuitivo, di facile utilizzo e imbattibile in quanto a design, ma pieno di gravi bug che ne limitano o impediscono le funzionalità per le quali è stato acquistato. Tutto ciò è stato per me altamente frustrante e poco a poco ha eroso la solida fiducia che Apple si era conquistata sul campo in questi ultimi anni. Sarà proprio impossibile tornare ad avere da Apple prodotti rivoluzionari, di grande stile, ma anche solidi e perfettamente funzionanti? Staremo a vedere… la partita è aperta e non credo che Apple si tirerà indietro diventando una nuova Microsoft. Sicuramente, da profondo utilizzatore dei servizi Apple, mi aspetto molto di più… a partire dai prossimi aggiornamenti software di iPhone e Airport. Mickey!
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