Ieri sera al cinema Lumiere di Bologna abbiamo visto il film di Julien Temple su Joe Strummer, il leggendario leader dei Clash morto nel 2002 per un infarto causato da una malformazione genetica che l’avrebbe potuto colpire in qualsiasi momento. Fortunatamente nei 50 anni della sua vita terrena ha fatto in tempo a lasciarci indimenticabili canzoni e una storia che merita sicuramente di essere raccontata. Sullo sfondo del programma radiofonico “London Calling” ideato dallo stesso Strummer e trasmesso a 40 milioni di ascoltatori della BBC World Service tra il 1998 e il 2002, il film ripercorre la vita di Joe da hippie a punk a rockstar planetaria ad artista depresso fino alla rinascita con i Mescaleros. Le numerose testimonianze degli amici intervistati attorno ai falò, tra cui Johnny Depp, Matt Dillon, Martin Scorsese, Bono Vox e Flea dei Red Hot Chili Peppers, ci aiutano a conoscere meglio Joe, un grande artista concentrato sul concetto di libertà e le cui canzoni subivano l’influenza dei generi provenienti da tutto il mondo. Le sue parole chiudono il film nel modo migliore, lasciando un ottimo ricordo di lui: “Senza gli altri non siamo niente, questo è quello che penso”.
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