Colgo l’occasione della pubblicazione dei dati della Commissione Europea circa la diffusione della banda larga per aggiornare chi di voi, leggendo uno dei primi post di questo blog, si era illuso come me che anche Montese sarebbe presto diventato un “comune di serie A”.
L’Eurobarometro della Commissione Europea mostra come il tasso di penetrazione della banda larga in Italia sia del 14%, ben lontano dalla media europea che arriva al 28, esattamente il doppio.
Secondo Altroconsumo “Oggi l’ADSL non è fruibile da 6 milioni di utenti in Italia, pur considerando l’accesso alla Rete un bene universale. Una connessione lenta pone il cittadino in una condizione di serie B: scarsa possibilità di scelta, problemi di sicurezza, con più elevate possibilità di imbattersi in dialer, e tariffe più alte, per chi utilizza intensamente internet, fino a 7 volte in più con l’UMTS e 8 volte e mezzo in più con il satellite”.
Questo è proprio quello che sopportiamo ogni giorno noi residenti nel comune di Montese, in perenne attesa da anni, sempre con le orecchie dritte in cerca di una disponibilità di servizi a banda larga via cavo, wi-fi, wi-max o satellite… un continuo sbattere contro muri impenetrabili e spiegazioni assurde… fino a che un giorno non scopriamo che Montese è incluso nella lista delle centrali telecom pianificate nel mese di maggio ’07 per la copertura adsl del progetto anti digital divide… ed è vero, è tutto vero tranne che riguarda solamente la centrale telecom di Castelluccio, piccola frazione del comune. Da un primo esame della situazione sembra che solo gli utenti attaccati a tale centralina potranno usufruire del servizio, mentre tutto il resto del paese e le altre frazioni ne rimarranno scoperti. Naturalmente continuerò a seguire l’evoluzione dei fatti e vi terrò informati su questo blog, anche se ho tanta paura che dovremo aspettare ancora, non so dirvi quanto, ma armatevi di molta pazienza cittadini di Montese… abitiamo in un comune di serie B!
Alcuni link utili:
• Il rapporto della Comunità Europea
• Il progetto Anti Digital Divide di Telecom nel quale troverete le aree di copertura attiva e pianificata. Vorrei spendere due parole su tale progetto, ritenendolo una buona idea per diffondere capillarmente l’adsl sul territorio nazionale, ma in modo assolutamente scandaloso a livello di offerta tecnologica. Mi spiego meglio: questi apparati miniDSLAM che telecom monta nelle centraline sono veramente molto limitati, sia in termini di prestazioni (max download 640 Kbit/s max upload 256 Kbit/s) che di utenza (accessi disponibili limitati a circa 50/100 utenti). Certo, meglio che niente… io stesso farei salti di gioia per avere almeno questo, ma a che prezzo? Pensate voi che Telecom abbia tariffe differenti per questo servizio? Certo che no, te lo fanno pagare esattamente come se tu disponessi di una ADSL a 2 Mega!! Leggete le condizioni del contratto Alice Flat da 19,95€ al mese: “*** Nel caso in cui l’utenza telefonica appartenga ad un comune interessato dal progetto Anti Digital Divide di Telecom Italia per l’estensione della copertura ADSL, procedendo con l’ordine di acquisto, sarà attivata l’offerta Alice Flat a 640 Kbps, con le stesse condizioni promozionali”. Lascio a voi ogni altra interpretazione dell’attuale situazione, sperando che ci sia qualcosa di cui ancora non siamo a conoscenza… tipo che tutto il traffico di Montese e frazioni passi dalla centrale di Castelluccio… o che esista un segreto piano telecom per portare questa adsl nelle piccole frazioni e una adsl VERA nel comune… vedremo…
Michele
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